Sento la pasta che sta festeggiando nel mio stomaco. Sento il mio stomaco che mi ringrazia per averlo riempito. Sento la mia pancia dilatarsi. Mi sento colpevole. Mi sento di merda. Mi sento obesa.
Ma non voglio arrendermi.
Voglio continuare per questa strada. Voglio essere felice, sentirmi leggera. Vorrei tornare indietro ed evitare tutti quei dannati errori che mi hanno portata fino a qui.
Voglio scappare. Voglio sentirmi libera. Voglio vivere senza essere giudicata, criticata, incompresa.
Chi non capisce, chi non vuole capire, chi fa finta di niente, puà tranquillamente andarsene a quel paese. Ma mi deve lasciare in pace.
Da domani, taglio netto.
Preferisco vedere macchie nere, preferisco vedere tutto muoversi, preferisco non sentirmi le gambe (cavolo che bella sensazione).
Sono determinata, otterrò ciò che voglio.
E non mi lacserò influenzare, da niente e nessuno.
Non mangio, problemi?
Bene, ma non è un problema mio!
Ora io sono così. Punto. NOn c'è nient'altro da dire.
Più che problema, questa è la nostra scelta, la nostra strada, incondizionata, e noi la seguiamo, come libellule che spifferano aria, calda al mattino. Ogni mattino, quando passiamo le dita sulla pancia, sperando di sentirla sgonfia, vuota, piatta. Il nulla. Ci sono, per te.
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